giovedì 18 settembre 2008

Torta prugne e cioccolato


Volevo a tutti i costi fare una torta con le prugne e su questo blog inglese ho trovato la ricetta in abbinamento col cioccolato.. non male!
Oggi vi do un'importante notizia, sono stata assunta come stagista all'ArteDolce di Rimini! Cosa significa? Da questo lunedì di Settembre fino a Giugno sarò l'assistente dei più grandi pasticceri d'Italia! Date un'occhiata al calendario dei corsi ed avrete un'idea delle meraviglie che intraprenderò, imparando lavorando braccio a braccio con lo chef ..
Sarà molto dura, in quanto è compito degli stagisti la pulitura impeccabile dell'aula prima e dopo l'arrivo dei corsisti, l'ordine durante lo svolgimento dei corsi e il rispetto assoluto di regole rigide.. ma sono FELICE! Ieri mi hanno dato la divisa che dovrò indossare, col mio nome ricamato sulla giacca da pasticcere.. sono andata a dormire con una strana sensazione, agitata ed emozionata come il primo giorno di scuola. Con una punta di orgoglio ho detto a me stessa: "hai visto che ce l'hai fatta? Sono fiera di te perchè non hai scelto la strada più facile, non hai scelto il posto sicuro e stipendiato nell'erboristeria sotto casa ma hai avuto il coraggio di lottare per un sogno". Vi dirò com'è andata, spero di averne il tempo perchè non è sarà affatto facile trovarlo, starò praticamente 12 ore fuori casa. Ma sono felice, questo traguardo lo dedico ai "pazzi" che hanno rischiato, che hanno fatto sacrifici, che hanno mollato tutto per il lavoro dei loro sogni, scegliendo l'incerto alla sicurezza e sfuggendo ai consigli sensati. A quelli che ci stanno ancora pensando.. fatelo! Permettetevi almeno una volta nella vita di volare e di lottare per la vostra felicità più profonda, abbiate il coraggio di non accontentarvi, cambiate anche ogni giorno se è necessario. Ve lo dice una "pazza".

Ingredienti:
150 g di farina 00 (io ne ho messo la metà integrale)
2 cucchiaini di lievito
70 g di burro
100 g di cioccolato fondente
2 uova
80 g di zucchero di canna
scorza grattuggiata di 1 limone
60 ml di olio di semi
10 prugne ( a me ne sono bastate 5)

Procedimento:
Miscelate la farina con il lievito. Sciogliete a bagnomaria la cioccolata ed il burro. Sbattete con le fruste elettriche uova e zucchero per 3 minuti, poi aggiungete la scorza, il cioccolato e l'olio, mescolando un minuto dopo ogni ingrediente aggiunto.Riducete la velocità delle fruste ed aggiungete gli ingredienti secchi (farina e lievito). Imburrate una tortiera quadrata, versate l'impasto e le prugne tagliate a metà e private dell'osso (io l'ho fatta in una forma da plum cake tagliando le prugne a fettine). Infornate a 180°C per 45 minuti o finchè è pronta (vale la prova dello stuzzicadente). Buon appetito!


venerdì 5 settembre 2008

Gelatina di sambuco e more


Rieccomi, quasi due mesi di latitanza lo so. Non vi immaginate cosa sia stata per me quest'estate, quanto sia stata bella e ricca di esperienze e di incontri. Ho volutamente lasciato da parte ogni "dovere", e anche se il blog è gioco e gioia, richiede comunque del tempo che non ho avuto, e che non ho nemmeno voluto spendere. Settembre è sempre stato per me il mese del "si ricomincia", forse perché non ho mai avuto altro status diverso da quello di studentessa, ma quest'abitudine mi piace ed è così che riprendo in mano impegni e lavori. Piano piano condividerò con voi foto e racconti dell'estate trascorsa, ma per farmi perdonare voglio subito  prendervi per la gola! :) Ieri mattina, armata di zaino e scarponi, ho esplorato un piccolo sentiero sotto la nostra casetta; volevo a tutti i costi trovare il sambuco, pianta a cui sono molto affezionata. La stagione dei frutti sta ormai per finire, chiudere nei miei vasetti il calore delle bacche maturati al sole d'agosto mi da l'illusione che l'inverno sarà meno freddo, per cui questa è un'abitudine che mantengo con dedizione. Il sambuco è molto frequente nei ruderi non coltivati e di solito è molto generoso, se la pianta è robusta ed abbastanza anzianotta è carica di frutti. Sono stata fortunata perché il cammino mi ha regalato anche tante more, per cui ho pensato di utilizzarli entrambi per una gelatina, guardate che bel colore.. Ho anche l'occasione di farvi una mini lezione di erboristeria, il sambuco che noi utilizziamo in cucina è il Sambucus nigra, da non confondersi assolutamente col Sambucus ebulus, pianta tossica. A grandi linee i caratteri morfologici distintivi sono questi: il primo ha forma arbustiva o cespugliosa (dipende dall'età), foglie verde scuro ed un tronco legnoso marrone col tipico interno vuoto, le infruttescenze sono a grappolo rivolti verso il basso. Il Sambucus ebulus invece ha uno stelo di consistenza sempre legnosa ma più sottile che rimane colorato di verde chiaro, stesso colore delle foglie. Le infruttescenze sono molto molto simili alle precedenti ma sono rivolte verso l'alto, come un fiore ad ombrella. NON RACCOGLIETE IL SECONDO, è MOLTO VELENOSO. QUESTE SONO ALCUNE INFORMAZIONI PER OCCHI ESPERTI, SE è LA PRIMA VOLTA CHE CERCATE QUESTA PIANTA AFFIDATEVI AD UN LIBRO DI BOTANICA O FATEVI ACCOMPAGNARE DA CHI LA CONOSCE GIà.

N.B.= Questo blog e la sua redattrice non si rendono responsabili dell'errato uso di queste informazioni.
Ingredienti
750 g di succo bacche di sambuco e more in proporzioni variabili (peso della frutta già passata)
400 g di zucchero
1 limone
1 busta di gelificante
Procedimento:
Una volta raccolto le infruttescenze del sambuco e le more, lavatele in acqua corrente per alcuni minuti (questa operazione ci serve per eliminare la polvere e gli insetti). Posizionate tutto in uno scolapasta e con molta pazienza cominciate a staccare ogni singola bacca dal ramoscello rossastro del sambuco; scegliete solo quelle più nere, ben mature e tralasciate quelle verdi, rosse o quelle già secche. 

Eliminate i semi, passando i frutti nel passaverdura. Miscelate lo zucchero al preparato gelificante ed unitelo al succo di sambuco e more. Ponete tutto sul fuoco e portate ad ebollizione per il tempo richiesto nelle istruzioni della bustina, di solito mai più di 5 minuti. Questo metodo può non essere condiviso ma io preferisco aggiungere addensanti NATURALI (agar agar, kuzu, pectina, amido) perché così la frutta bolle di meno e mantiene più proprietà.
Invasate in vasetti sterilizzati, con tappi a vite e ribaltateli fino a che si sono raffreddati.